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Ansia da Coronavirus: Impariamo a gestirla - Evento gratuito

Come tornare alla “normalità” dovendo fare i conti con l’esistenza del Coronavirus per un periodo medio lungo

Mercoledì 22 aprile dalle 21 alle 22 Evento gratuito online



Chi ogni giorno, da sempre, tende ad essere ansioso, sa bene quanto sia difficile riuscire ad organizzare e gestire al meglio ogni incombenza quotidiana.

L’ansia porta fatica e stanchezza perchè l’ansia è una condizione di stress costante che logora lo stato emotivo ed il fisico. Chi è bravo, ed ha lavorato su questo, con il tempo, riesce a gestire meglio l’ansia evitando situazioni, persone e relazioni che lo mettano in quella condizione.

Ma la condizione di base…..resta! Si impara a gestire, si impara a conviverci, ma la natura dell’ansioso resta latente. Ve lo dice un ansiosa che ha imparato molto bene a fare i conti e ad accettare la sua natura fragile e sempre all’erta. Essendo una Persona Altamente Sensibile, ho capito che ci sono delle ragioni fisiologiche importanti a questo mio stato ed ho imparato, con il tempo e con l’aiuto di un lavoro su di me, a conviverci.

In una condizione, così straordinaria, come quella del Coronavirus, la mia natura si è fatta sentire prepotentemente e molto presto. Ero in all’erta coronavirus già dal primo caso positivo in Italia. Era il 21 febbraio, venerdì. Quel pomeriggio, andando a fare la spesa ero indignata per come, nel supermercato sotto casa mia (io vivo a Roma quindi molto lontano da Codogno, centro del primo focolaio) , non avessero già preso precauzioni. Ero spaventata e pronta al peggio , tipico di noi ansiosi. Ricordo che ho cominciato a disinfettare le mani dei miei clienti nel mio studio e a pulire maniacalmente lo studio dopo ogni sessione già la settimana successiva. Chi conosceva il mio stato rideva e mi trovava esagerata. Anche a casa sono stata presa in giro. Ma io non ho mollato!!

Da un lato questa condizione ansiosa credo ci salvi perchè ci proietta nello scenario peggiore ed, in alcuni casi, può essere un modo molto efficace di proteggere sè e i propri cari, dall’altro, in condizioni di normalità, questo stato è faticoso e non facilita le relazioni.

Tendiamo a trattenerci e a non comunicare agli altri i nostri pensieri perchè l’altro potrebbe trovarci esagerato o fastidioso.

Ma per un ansioso, nessuna condizione è normale….o quasi. E’ difficile che ci si riesca a rilassare del tutto. Un viaggio o uno spostamento mette ansia (e gli scenari che immaginiamo sono degni di un oscar per la sceneggiatura), le relazioni e un nuovo lavoro mettono ansia, i cambiamenti i rumori improvvisi, le perdite…..anche un figlio che cresce ci mette ansia.

Qual è quindi la strategia da adottare in un momento così difficile? Dal mio punto di vista, data l’incertezza della situazione e le poche informazioni sicure anche sul futuro, credo che la cosa migliore sia fare tesoro di questo periodo per allenarci molto bene a saper gestire l’incertezza e di conseguenza l’ansia che genera il non avere controllo delle situazioni.

Avremo a che fare per lungo tempo con questo virus e dovremo tornare alla nostra semi normalità. Cosa possiamo fare noi ansiosi per imparare a gestire questa situazione nel migliore dei modi? Senza che il nostro fisico o la nostra psiche subisca altri danni dovuti ad una situazione così stressante e così a lungo termine?

Lo scopriremo insieme nel mio webinar del 22 aprile online dalle 21 alle 22